CHIESA DI SAN BIAGIO
Dal capitello ai piedi del Colle di San Biagio, un sentiero con belle svolte tra viti e numerosi terrazzamenti sale fino alla Chiesa di San Biagio (570 m.s.l.m.) (meglio descritta come chiesetta viste le sue dimensioni!).
Composta di un’unica navata, probabilmente prende il nome da un vescovo armeno vittima di martirio nel 316 d.C.
Esternamente, pur essendo una struttura molto irregolare, si presenta con estrema linearità e semplicità.
Al suo interno, lungo le pareti della navata, vi sono varie scene affrescate che non costituiscono un ciclo unitario, bensì singole rappresentazioni di carattere sacro.
L’edificio ha avuto una storia abbastanza movimentata nel secondo millennio d.C.: dati alcuni dettagli che suggeriscono l’utilizzo a scopo di guerra, si ipotizza che facesse parte di un complesso (castelliere) costruito a scopi bellici. Negli anni venne poi sfruttata da parte degli abitanti locali come rifugio durante le diverse invasioni ed epidemie.
L’edificio, gravemente danneggiato dei bombardamenti bellici, nel 1924 venne ristrutturato e successivamente venne disboscata l’area circostante. Nel 1989 vennero eseguiti dei lavori di restauro degli affreschi interni che si trovavano in pessimo stato a causa della presenza di umidità. Nella primavera del 1996 la chiesetta subì l’ennesimo atto vandalico a cui seguì un’urgente richiesta di restauro.
Nel 2016 è stata fondata l’azienda agricola Colle San Biagio, il cui scopo è quello di creare sul Colle un’area polifunzionale dove le attività agricole vengono valorizzate attraverso l’organizzazione di iniziative culturali, eventi sportivi e ricreativi.
Oggi la Chiesa di San Biagio è custodita dai levicensi come tesoro storico nonché come meta ambita per una breve passeggiata all’aria aperta.